Le mie storie

8 Marzo: lettera alle mie bimbe

Bimbe mie,
ricordo ancora il giorno in cui, passeggiando con un’amica, le chiesi: “Ma che cavolo sono ‘ste Principesse Disney?” e lei mi spiegò che tutte le principali protagoniste delle favole Disney, che io comunque conoscevo, erano o erano diventate, alla fine della storia, principesse: Biancaneve, Cenerentola, Aurora, Belle, Ariel, Pocahontas, Jasmine… Il dettaglio, in effetti, mi sfuggiva.

A quei tempi, parliamo più o meno di quindici anni fa, ignoravo che sarei diventata mamma e che avrei dovuto familiarizzare con le Principesse.Disney che, peraltro, mi stavano tutte sulle palle, a eccezione di Cenerentola e Belle. Pensavo, anzi, che queste sarebbero in fretta passate di moda.

Invece mi sbagliavo. Le Principesse tengono banco, eccome! Spopolano fra voi bambine. Voi le amate. È per questo che io le ho rivalutare nei loro aspetti positivi.

E allora oggi, 8 marzo, vi dico, Piccole mie, siate Principesse, se questo può significare, per voi, sentirvi libere, forti, femminili, audaci, intelligenti, speciali!

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Siate come Ariel, e abbiate il coraggio di ribellarvi a un destino che vi sta stretto, proprio come ha fatto lei con suo padre, il re Tritone, che la voleva principessa dei fondali, mentre lei anelava a due belle gambe da umana per rincorrere il suo amato.

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Siate come Belle, che in realtà è la prima fra le Principesse a tenere un libro fra le mani. Appassionatevi alle storie, di qualsiasi genere esse siano. Siate avide di sapere. Studiate. E abbiate il coraggio di andare oltre le apparenze, anche se in effetti la Bestia faceva davvero paura con quei dentoni e quelle unghie e io non so come abbia fatto Belle, alla fine, a innamorarsene. Siate, come lei, le protagoniste del vostro destino.

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Fate come ha fatto Mulan, perché non c’è nulla che sia soltanto una cosa da uomini. E lei è diventata una vera eroina perché è partita con l’idea di salvare la sua famiglia, mentre alla fine ci ha preso gusto, si è piaciuta nelle sue vesti e ha salvato il suo popolo. Abbiate coraggio e battetevi come lei per i vostri ideali.

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Disubbidite. Imitate Rapunzel, il cui sogno era la libertà e che ha fatto di tutto per scappare da quella torre in cui era relegata e per capire un mondo che da lassù le appariva troppo stretto.

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Rispecchiatevi in Elsa e Anna e ricordate che l’amore fra due sorelle è un legame fortissimo ed è per sempre. Rispettatevi, sempre, e riconoscetevi nelle vostre diversità.
Ricordate che Elsa diventa Regina solo quando capisce che essere emotivamente vulnerabile non significa necessariamente non essere forti (piccolo inno all’intelligenza emotiva).

Infine, ma questo ve l’ho già detto mille volte e adesso voi direte:”Mamma, sei noiosaaaa…”, sappiate che non avrete bisogno per forza di un principe per essere felici. Ma che, se lo troverete e vi piacerà, allora sì, caspita se sarete felici!

Vi voglio bene, Principesse del mio cuore…

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