E oggi non parlo di bambini

Fratellitudine

In un film al quale sono molto legata affettivamente, “Il più bel giorno della mia vita”, una materna Virna Lisi interroga il compagno di suo figlio chiedendogli: “Hai fratelli o sorelle?” e alla sua risposta negativa replica: “Mi dispiace”, con un’accennata smorfia di spregio. Per quella donna, con tre figli ormai grandi, la famiglia era tutto e anche se i suoi figli non riusciva a comprenderli perfettamente fino in fondo, era convinta del fatto che la fratellitudine fosse la vera ricchezza che aveva potuto regalare loro.

La leggenda narra che quando sono nata mio fratello, convinto che sarebbe arrivato un fratellino e che invece si trovava affiancato da una dolce fanciulla, abbia appreso la notizia al telefono e abbia scagliato la cornetta contro il muro dal nervoso. Che abbia cercato più e più volte di farmi fuori e di stortarmi le braccia. Che abbia sognato per anni che, pur essendo femmina, io potessi sembrare almeno un pochino un maschio.

Parallelamente io, bambina, ho sempre guardato a lui come a un mito, come al mio modello maschile preferito, come alla persona più vicina che avevo e con la quale amavo stare, anche se spesso mi massacrava di botte. Ma io ridevo. E qualsiasi testimone presente in quegli anni può confermare la cosa.

Poi gli anni sono passati e abbiamo cominciato a giocare insieme. Poi a frequentare degli amici in comune. A fare delle vacanze insieme. Siamo cresciuti tutti e due e ognuno di noi ha riconosciuto pian piano nell’altro i punti di forza, le insicurezze, le vittorie e i pasticci che caratterizzano qualsiasi esistenza. Ci siamo sempre capiti e riconosciuti come due diversissimi componenti di un nodo stretto e saldo.

Per me, che oggi sono una donna e che, nonostante la lontananza fisica, sono riuscita sempre a mantenere un rapporto profondo con lui, avere un fratello significa e ha significato molto.

Ha significato e significa, più precisamente:

  • riuscire a vedere più nitidamente e da vicino il punto di vista maschile rispetto a cose che noi donne viviamo in un’altra maniera;
  • sentirmi protetta oltre misura in alcuni momenti molto delicati della mia vita;
  • sapere che, a qualsiasi ora del giorno o della notte, c’è lui che mi ascolterà sempre, cascasse il mondo;
  • sapere che quando gli presto dei soldi non me li ridarà più indietro. Ma che sarà disposto a offrirmi una cena di pesce senza chiedermi di pagare la mia parte;
  • avere sperimentato, da ragazzini, quel tuffo al cuore quando abbiamo provato a scappare da un locale senza pagare il conto (mamma, papà, perdonateci!);
  • sapere che c’è sempre qualcuno con cui posso ridere dei difetti e delle manie dei nostri genitori e ricordargli che, invecchiando, possono e possiamo solo peggiorare!
  • sentirmi felice delle sue vittorie e amareggiata quando lo vedo giù;
  • riconoscere che se nella mia vita un amico maschio esiste, può essere soltanto lui;
  • avere fatto dei bellissimi viaggi insieme;
  • sapere di poterlo chiamare alle 4 di notte per farmi accompagnare chissà dove chiedendogli di non farmi domande e che lui non me ne farà;
  • ricordare che quando mamma e papà non ci saranno più saremo io e lui, lui e io;
  •  potergli dire di non rompermi le palle senza che lui se la prenda;
  •  sentirmi dire che sono una rompipalle e prendermela un po’ meno rispetto a quando me lo dicono gli altri.

Anche se mio fratello e io siamo molto diversi, sia fisicamente sia caratterialmente, o forse proprio per questo, per me averlo è stata una grandissima ricchezza e fortuna. E credo che, per il nostro bel rapporto, dobbiamo ringraziare molto nostra madre. Perché. nella sua semplicità, ci ha sempre amati allo stesso modo, ma trattati come due esseri molto diversi fra loro, sottolineando e facendo spiccare le nostre personali attitudini e virtù, spesso opposte, ma comunque preziose.

Non so se sia possibile scrivere una dichiarazione d’amore per un fratello. Sicuramente lui mi taccerà di essere sdolcinata e patetica come sempre, ma io nel giorno del suo compleanno voglio ricordargli che gli voglio un gran bene!

22 pensieri su “Fratellitudine”

  1. Non è così. Non posso scriverlo di là, sotto al mio post. Non vorrei ferire qualcuno dei miei familiari. Io e i miei due fratelli non ci sentiamo mai. Sono un po’ più legata a mia sorella, che però vive lontana. Siamo cresciuti spegnendo candeline tutti insieme al compleanno di turno. Le canzoni di Natale il 25 dicembre, il regalo sempre, preciso e puntuale. Adesso che siamo grandi ci si affaccia sulla vita dell’altro con un composto “come stai?”. Ma nessun telefono squilla alle 4 di notte. Ci si abbraccia ai funerali, ai matrimoni. Allora senti che, dentro, il sangue vibra. Perché ci si ama. Tanto. Comunque. Ma quella distanza che da bambini difendevamo sul divano (“Spostati, non starmi addosso!”) l’abbiamo tenuta crescendo. E’ solo più composta. Sta chiusa nelle nostre case, nelle portiere delle auto. Nelle giacche e cravatte.

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    1. Fai bene a non scriverlo di là. Lo capisco. Sei lucida, però, in quello che dici. Ciò significa che ci hai pensato spesso, che ti sei fatta delle domande. E forse è solo questo l’importante. Io senza mio fratello mi sentirei “amputata”. E’ sempre il primo a cui penso quando ho qualche problema, quando vivo un successo o ho una paranoia…

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      1. Che bello questo vostro rapporto! Non so perché tra noi sia così, la responsabilità, come sempre, è un po’ di tutti, non posso dire che sia colpa solo dei miei genitori. Io stessa ormai sono abituata così, e ammetto che non chiamo spesso i miei fratelli. L’altro giorno quando mi ha telefonato questo che sta in Cina ho capito che si sposava prima di rispondere: non è telepatia, è che ci si chiama solo per cose grosse. Altre volte molte cose le vengo a sapere dai miei, come fossimo bambini piccoli e i miei fossero il punto di sdoganamento generale. Assurdo. Ma, come dicevo, la colpa è anche mia, e, comunque, il legame c’è, è solo un po’ intimidito.

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          1. La questione non è come sembra: anch’io pensavo ‘oddio se si sposa in Cina come faccio, non posso non andare…’ Invece lui ci ha chiamati solo pochi giorni prima, dicendo che là non si usa celebrare il giorno della firma, ma solo nella festa, che si fa anche mesi dopo. Quindi, nella pratica, non c’è nessun invito e nessun invitato! Lui si sta sposando oggi! Ma poi farà la vera festa più avanti per i cinesi, e a novembre in Italia per noi e tutti i compaesani. Di fatto, insomma, pare che il vero matrimonio sia la festa. E, quindi, oggi firma senza nessuno, nemmeno dei testimoni!

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  2. Sì. Forse fra persone dello stesso sesso è piu semplice. Ma non è scontato… per niente. Io so che su di lui potrò sempre contare e viceversa. E questo è bello. Poi non c’è mai l ‘occasione di dirselo. Quindi glielo ho scritto . Ciao Ale

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  3. Che bel post gisi. Altro che sdolcinata e patetica. Tuo fratello si sarà commosso e sarà stato felicissimo di leggete questa dichiarazione d amore! Io ho una sorella e con lei ho uno splendido rapporto. Ci sentiamo spesso durante il giorno e abbiamo sempre qualcosa da raccontarci, lei è una delle mie due migliori amiche! Certo si può pensare che sia scontato avere un rapporto cosi con una sorella (siano degli stesso sesso, abbiamo più cose in comune) ma io credo che questo non possa sempre bastare. Io, come te, devo ringraziare la mia mamma che ci ha insegnato il valore della famiglia. Non potrei pensare di non averla nella mia vita.
    Questo tuo post mi ha fatto nuovamente riflettere su questa mia grande fortuna e spero che i semi di fratellitudine che sto mettendo nel cuore dei miei bimbi possano crescere forti
    ti mando un abbraccio forte

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  4. grazie Gisi.. io e mio fraatello purtroppo non abbiamo un rapporto così speciale, anche se negli ultimi annio è migliorato.. leggendo le tue parole cresce ancora di più il desiderio di dare un fratellino o una sorellina alla mia cucciola, la persona sulla quale saprà sempre di poter contare. ti abbraccio

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  5. ricordare che quando mamma e papà non ci saranno più saremo io e lui, lui e io.
    Questa tua frase è semplicemente stupenda. Sai, io ho due fratelli, maschi, molto più grandi di me. E niente, è come se non li avessi, purtroppo. Una tristezza infinita, ma me ne sono già fatta una ragione e la notte dormo serena. Anche se, in effetti, mi sarebbe piaciuto avere un bel rapporto con loro. Sono una che gioisce di quel che ha, con i miei figli accanto e la mia Famiglia (ovvero il loro papà) non mi manca nulla. Bellissimo augurio a tuo fratello, ciao Gisella!

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    1. Dolce Momfra, ti farei una coccolina per quello che scrivi…. pensi che i tuoi genitori possano avere una responsabilità per questa vostra lontananza? Io indubbiamente sono stata molto fortunata ma, come ho scritto, mia mamma credo abbia fatto molto per tenerci uniti e spingerci a stare insieme. Poi la vita, si sa, gira da sé, ma io credo che l’ impronta di nostra mamma ci abbia aiutato molto a cercarci e rispettarci sempre. Io ti auguro di riuscire a promuovere fra i tuoi cuccioli la fratellitudine. Anche se non ne hai un’ esperienza diretta positiva. Ti abbraccio. Notte

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      1. Hai colto il punto! Innanzitutto mettici 12 e 16 anni di differenza, poi aggiungici che loro sono due maschi, un pizzico di genitori che se ne fregano et voilà: la ricetta della figlia unica con due fratelli è servita!😄 quello che cerco di fare con i miei bimbi è proprio questo: guarda che lui è tuo fratello, devi rispettarlo e volergli bene, perché un domani vi sarete di grande aiuto. Per ora litigano, ma credo che riusciremo ad ottenere un buon risultato, sicuramente più di quello di mia madre 😉
        Grazie Gisella, a presto!

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  6. Mia mamma ha sempre preferito in modo spudorato mio fratello, creando in me un senso di gelosia infinito eppure gli voglio un bene dell’anima. ora mamma non c’è più e io e lui siamo più complici per aiutare papà

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        1. Immagino. Credo che per una mamma sia umano sentirsi più simile a un figlio piuttosto che a un altro. Però le preferenze e i trattamenti diversi andrebbero riconosciuti lucidamente ed evitati. Proprio perché si è Mamme. Grazie Sempre mamma e una coccola per te. Smack.

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  7. Anche io ho due fratelli e ringrazio sempre Dio per avermeli donato… Non ho avuto mai la mancanza di una sorella e sono sempre stati i miei punti cardine!
    Sono amici, confidenti, compagni, sono ciò di cui avrei avuto bisogno se non ci fossero stati!
    Bell’articolo che condivido e che, nonostante le paure, mi fa sorridere pensando ai due fratelli gemelli che porto in grembo 🙂

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