*Vita da mamma

Sono una retrograda

Lo ammetto.

Sono una retrograda. Una mediocre e patetica retrograda.

Saggio di danza pre natalizio.

Sono seduta, cosi come tutti i genitori, nel salone della scuola di danza e ammiro le bimbe – quanto sono graziose! – con i loro chignon, i loro costumini, i loro tutù.

Il mio sguardo vaga da una parte all’altra del salone. Ce n’è di ogni tipo: alte, basse, bionde, rosse, filiformi, robuste, annoiate, attente…

Tutto a un tratto gli occhi si posano si di lui: un maschietto! Possibile? Sarà alto mezzo metro. Pantaloni neri attillati e maglietta bianca. Uno sguardo vispo e una postura impeccabile.

“Guarda c’è anche un maschietto!”, mi sorprendo a dire con risatina stupida annessa.

Mi stupisco di me stessa. Donna, mamma, 43 anni, cultura media, titoli di studio traguardati con successo, membro di una commissione pari opportunità, da sempre appassionata di dinamiche di genere…

… Sorrido di fronte a un bimbetto iscritto a danza.

Come se la storia di Billy Elliot e Roberto Bolle non fossero mai esistite.

Come se non avessi mai detto a nessuno che un maschio può praticare la danza e una femmina il calcio.

Io che ho scritto la mia tesi di laurea sugli spazi di genere, che ho sostenuto le insegnanti nel loro progetto sulla parità di genere, sorrido inebetita guardando un maschietto che fa danza.

Mi viene da pensare, oddio, ammetto anche questo, che sia il figlio della maestra.

Ma come sono.messa? Che miseria. Miseri pensieri i miei.

Sotto sotto aderisco perfettamente al modello di italiana media con tutti i pregiudizi e i cliché che mi illudevo di non avere.

Mi sento soffocare quando me ne rendo conto.

Persino mia madre, 70 e passa anni, seduta accanto a me, sembra essere più avanti. Quando vede il ragazzino dice: “Un piccolo Bolle!”.

Lo scricciolo azzittisce tutti alla prima esibizione. Impeccabile, posato, attento, determinato. I suoi movimenti sono fluidi e precisi. La postura perfetta. È il più bravo della sala.

Alla fine del saggio sono stanca come se avessi lavorato in miniera. L’unica cosa che continuo a ripetermi nella testa, perché ne ho piena coscienza e me ne vergogno non poco, è:

Sono una retrograda. Una patetica, fottuta retrograda.

14 pensieri su “Sono una retrograda”

  1. Credo sia comprensibile visto che è solo da pochi anni che la nostra società si sta aprendo evolvendo con tutte le contraddizioni del caso e le ovvie resistenze.Superare una programmazione sociale che ci ha inculcato dei modelli non è facile.Già che tu ci abbia riflettuto è un grande passo avanti, altri non l’avrebbero fatto…

    "Mi piace"

    1. eh… lo so… ma pensavo di essere una donna evoluta. E invece… Sono rimasta molto colpita dalla mia reazione perché è arrivata proprio dall’inconscio e in maniera molto naturale! Aiuto!

      "Mi piace"

      1. E’ venuta dall’inconscio perchè è proprio quello che è stato programmato per avere quelle reazioni. E cambiare questo tipo di programmazione non è affatto semplice e serviranno più generazioni per giungere al risultato!

        Piace a 1 persona

  2. anche tu retrograda! Io per i giocattoli 2.0 e tu per la danza maschile!
    🙂 sorrido 🙂

    In effetti siamo infarciti di pregiudizi e quando ce ne rendiamo conto, sì…andiamo a nasconderci dietro una porta. Ma prenderne consapevolezza è il modo migliore per cambiare certe situazioni.

    Che poi
    davanti a Bolle mi incanto senza remore.

    Auguri,
    Marirò

    Piace a 1 persona

  3. Non sei retrograda, purtroppo succede di stupirsi perché chissà come mai se un ragazzino non fa calcio o basket o altro ci pare strano. Anche da noi con la ginnastica artistica acrobatica è così e purtroppo atleti maschi da noi sono stati vittime di bullismo per lo sport scelto. È un mondo difficile, pieno di stereotipi. Viva lo sport sempre e comunque per tutti 👍 😉

    "Mi piace"

  4. .. parere personale : due maschietti (uno danza classica, l’altro danza rap o hip hop .. cmq moderna) sono stati fra i più bravi per intensità e intenzione ..

    "Mi piace"

Lascia un commento